L’anno scorso la comunità trentina ha festeggiato un Ferragosto con sapori, odori, musica suoni e lingue diverse. E’ stata «La donna indipendente» infatti la protagonista della prima edizione del Festival Amoahbia.
Il nome del Festival è Amoahbia, ispirato dagli akan, popolo che tradizionalmente ha il compito di custodire la Terra, infatti, Amoahbia significa nella loro lingua: donna indipendente.
Il Festival voleva e vuole essere una celebrazione della donna e del suo cammino di crescita nel mondo: essa non ha confini di genere, di età, di lingua, di luoghi ma un insieme di storie di vita, di culture, di arti.

Il nucleo centrale del Festival intendeva essere una festa collettiva, l’interazione e l’insieme di pluralità all’unisono.
Dentro il festival era presente una fiera itinerante con musica, expo, cucina dal mondo (take away), laboratori e giochi e performance artistiche. Tre le frasi chiave: donna e empowerment, inclusivo rispettando le normative covid, internazionale (sperimentare altri suoni e sapori e fare partecipare altre comunità)
L’idea nasceva e sussiste dalla collaborazione di diverse realtà artistiche, imprenditoriali e associative tra cui Kariba, associazione di cooperazione e dialogo tra i popoli; Abepeshow casa di produzione musicale fondata dal rapper Nana Motobi; Akoma, collettivo di imprenditrici che hanno sviluppato una metodologia innovativa volta all’empowerment femminile / migrante e altre 15 associazioni, gruppi e professioniste di diverse età e provenienze tra cui Ecomuseo Valle dei Laghi; Associazione Culturale Donne Albanesi in Trentino “Teuta”- APS; Mamme per la pelle; Armonia Aps; Elissa Aps; Centro culturale Andino; Dhub atelier di riuso creativo; Amilca Ismael; Joy Creations; Agriturismo Bortolotti; Laboom; Sara Bassot Ohana Aps; dott.ssa Claudia Fontanari, Alta Valsugana Smart Valley; Kechic; Gruppo scout.

Il Comune di Madruzzo ha sposato l’idea e Lagolo, località montana balneare ai piedi del Bondone, per Ferragosto ha accolto in forma itinerante la diversità.
Il Festival è stato finanziato dall’Ufficio Pari Opportunità della Provincia autonoma di Trento e Comunita’ Valle Laghi.